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Messico, Mare e Maya

La penisola dello Yucatan, in Messico, è una destinazione incantevole. Infatti, questa terra offre la possibilità di spaziare tra rovine Maya mozzafiato, mare caraibico, spiagge bianchissime e una natura sorprendente. Vale la pena prenotare e organizzare alcune cose prima di partire, soprattutto se si viaggia nel periodo di Natale e Capodanno.

Non è una destinazione economica, soprattutto in alta stagione, ma con un po’ di attenzione si può risparmiare qua e là senza rinunciare alla libertà del viaggiare da soli. I pacchetti organizzati dalla agenzie italiane sono forse convenienti, ma, a quanto che abbiamo visto, non fanno proprio per noi… autobus stracolmi, visite frettolose e negli orari di affluenza di massa, mega resort senza un minimo di “anima”… insomma l’antitesi di quello che ci piace! I pacchetti per le escursioni prenotate sul posto sono invece sovrapprezzati in maniera ridicola! Meglio noleggiare un motorino e fermarsi a mangiare per strada!

Guida utilizzata: Lonely Planet Yucatan

Letture Consigliate: La civiltà Maya (J. Eric – S. Thomson), se siete interessati a scoprire qualcosina in più sulla civiltà Maya e per visitare i vari siti con una consapevolezza maggiore.

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SCHEMA DI VIAGGIO

Giorno 1: Milano – Cancun – Isla Mujeres;

Giorno 2: Isla Mujeres;

Giorno 3: Isla Mujeres – Chichén Itzà;

Giorno 4: Chichén Itzà – Uxmal; 

Giorno 5: Uxmal – Tulum;

Giorno 6/7/8/9/10/11: Tulum;

Giorno 12: Tulum – Mahahual;

Giorno 13: Mahahual – Belize (follia!) – Mahahual;

Giorno 14: Mahahual – Rientro.

PRENOTAZIONI EFFETTUATE DALL’ITALIA

Pernottamenti a Isla Mujeres, Chichèn Itzà, Uxmal e Tulum

Auto con Hertz da Cancun a Tulum (abbiamo pagato un supplemento per non doverla riportare dove l’abbiamo presa, ma, viste le distanze, ne vale la pena).

DIARIO

Giorno 1/2 – 2425/12 Milano – Cancun – Isla Mujeres

Pernottamento: Apartments Trinchan (non hanno sito web – scrivete a atrinchan@prodigy.net.mx )

Per risparmiare un po’ sul volo, ne scegliamo uno con due scali, non è il massimo ma tutto sommato va bene! Dopo i due scali (uno ad Amsterdam e l’altro a Detroit) arriviamo a Cancun. Avendo letto un po’ ovunque che è molto turistica decidiamo di non fermarci ma di proseguire verso Isla Mujeres, un paradiso a soli 40 minuti di traghetto.

Abbiamo prenotato via internet un taxi collettivo che ci portasse a Porto Juares (un porticciolo di Cancun) e da li abbiamo raggiunto l’isola. Non siamo stati fortunati con il tempo ma, nonostante le nuvole, i colori della spiaggia erano meravigliosi ed abbiamo passato un piacevolissimo Natale un po’ in spiaggia e un po’ a spasso per l’isola.

Abbiamo visitato la “tortugranja”, cioè la fattoria delle tartarughe, dove questi animali vengono protetti e allevati fino all’età giusta per essere liberati in mare. Direi l’unica attività meritevole di visita sull’isola,tutto il resto è spaventosamente turistico. Dal bagno con lo squalo che ci ha fatto una pena infinita (povera bestia obbligata a nuotare in una vasca di 4 metri per 4, alla mercé di turisti pronti a tutto per una foto con in braccio “l’animale selvatico” – davvero da evitare). Ugualmente da evitare è, secondo noi, il bagno con i delfini: chiedono cifre assurde per un’attività che con la natura selvaggia non ha niente a che fare.

Giorno 3 – 26/12 Isla Mujeres – Chichén Itzà

Pernottamento: Hotel Dolores Alba

Il giorno dopo, il 26 dicembre, torniamo in terraferma, recuperiamo la macchina che avevamo prenotato dall’Italia con la Hertz e ci dirigiamo verso le rovine Maya di Chichén Itzà. Sulla strada ci fermiamo alle rovine di Ek’ Balam, affascinanti perché pochissimo conosciute ma non enormi, il che le rende un’ottima meta per una sosta lungo il viaggio.

Ek' Balam, antica cittadina - Messico, mare e maya
L’antichissima Ek’ Balam

Visitiamo anche la cittadina di Valladolid, molto caratteristica. Arriviamo a Chichén Itzà in serata, giusto in tempo per lo “spettacolo di luci”. Riusciamo ad entrare nonostante ci avessero detto che avremmo dovuto fare la registrazione su internet e una trafila complicata di prenotazione. Infatti, dopo aver dato la precedenza a quelli già in possesso del biglietto, veniamo fatti sedere in terra anziché sulle sedie (riservate ai prenotati)… meglio così, eravamo davanti. Lo spettacolo è molto carino e interessante, ripercorre la storia della civiltà Maya, le loro credenze e tradizioni in un modo alternativo e divertente, proiettando il tutto direttamente sulla piramide di El Castillo (la più conosciuta, per capirci). Un ottimo modo per passare la serata, unico “problema” è solo in spagnolo! Per gli italiani, comunque, l’audio parlato lentamente e ben scandito si capisce abbastanza!!!

Giorno 4 – 27/12 Chichén Itzà – Uxmal

Pernottamento: La casa del Mago

Chichén Itzà, El Castillo - Messico, mare e maya
Chichén Itzà, El Castillo

Il 27 ci alziamo di buon mattino per visitare il sito. Si rivela un’ottima scelta perché dalle undici in poi arrivano mandrie di turisti e il caldo si fa insopportabile, cosa che ci conduce a fare un tuffo rinfrescante nel vicino cenote Ik Kil, poco lontano, che prima delle 13 non è disumanamente affollato. Ovviamente è molto turistico ma vale la pena la visita soprattutto per rinfrescarsi e per avere un’idea di cosa sono questi caratteristici laghi profondissimi. Questo in particolare è 90 metri sotto la superficie terrestre ed è abbastanza profondo per tuffarsi anche dall’alto (riservato agli atleti).

Cenote Ik Kil - Messico, mare e maya
Cenote Ik Kil

Dopo pranzo ci dirigiamo verso Uxmal. Sulla via ci fermiamo a Merida, una bella cittadina viva e piacevole che merita una sosta, la chiesa e il palazzo di Montejo sono ottimi esempi di architettura coloniale, un caffè e uno spuntino si trovano facilmente. Ci impressiona tra le altre cose l’albero di Natale addobbato, mentre ci sono 28 gradi e noi siamo in bermuda.

Ormai con il buio (alle sei e mezza è già notte fonda) arriviamo ad Uxmal dove avevamo prenotato in una piccola guest house che però nel frattempo ha chiuso ed è stata assimilata da una meravigliosa “hacienda” o meglio ex hacienda, una dimora storica con tanto di piscina e colazione a buffet incredibilmente varia e buona. A noi è costata poco visto il “disguido” ma aveva tutta l’aria di essere molto cara. Sicuramente è molto comoda dal momento che basta attraversare la strada per accedere alle rovine del sito archeologico. 

Giorno 5 – 28/12 da Uxmal a Tulum

Pernottamento: Itour Mexico

Piramide di Uxmal. Messico, mare e maya
Piramide di Uxmal

Nella nostra avventura tra i siti Maya, Uxmal occupa un posto d’onore nei nostri ricordi: per il livello di conservazione e la vastità del sito non ha niente da invidiare a Chichén Itzà. Iniziamo la visita di buon’ora evitando le orde di visitatori. Prendendosela con calma e godendosi la visita, ci vogliono almeno tre ore.

Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Tulum. Le strade secondarie messicane non sono affatto scorrevoli, passano per i paesini e fin qui niente di strano, ma sono continuamente punteggiate da “topes” ovvero rialzi che obbligano a rallentare ma sono davvero tantissimi, frequentissimi e altissimi (non osate arrivare veloci…distruggereste la macchina!) che, quindi, ci rallentano un po’ troppo :P. Dopo un breve smarrimento del cammino dato soprattutto dalla problemi di connessione del navigatore, raggiungiamo Tulum.

Siamo stanchissimi, ma fortunatamente ci accoglie l’hotel che, a grandissimo diritto si è conquistato il gradino più alto del podio dai voti del popolo di trip advisor. “Itour Mexico” è infatti un piccolo hotel di sole 6 stanze, molto molto caratteristico, rapporto qualità prezzo ottimo e disponibilità, simpatia e gentilezza del personale notevole. È già notevole in generale, ma, rispetto al resto delle nostre esperienze a Tulum direi incredibile. Raccomandatissimo. Si trova a 5 km dalla spiaggia ma forniscono gratuitamente le biciclette per raggiungerlae la pista ciclabile comincia prorpio davanti all’hotel.

Giorno 6/7/8/9/10/11 – dal 29/12 al 03/01 Tulum

Pernottamento: Come sopra

Tulum è un’ottima base da cui partire per esplorare i dintorni, inframezzando le visite a qualche ora di mare sulla bellissima spiaggia “ El Paraiso” che, a nostro parare, è la più bella.

Tulum sabbia pal e e mare - Messico, mare e maya
Riposo sulla palma a Tulum

Nei vari giorni a seguire visitiamo:

Le rovine Maya di Cobà: incredibili per estensione e piacevolissime per temperatura dal momento che sono quasi tutte all’ombra di alti alberi. Si possono raggiungere con il bus di linea. Si puà prendere alla stazione di Tulum (occhio agli orari di ritorno!)

La spiaggia di Akumal: qui è possibile fare il bagno con le tartarughe che in questo caso, a differenza dello squalo di Isla Mujeres, nuotano libere per il mare e si può andare alla loro ricerca gratuitamente dotandosi solo di maschera e boccaglio. Davvero emozionante, soprattutto quando all’improvviso ve ne compare una che nuota sotto di voi! Indimenticabile

– Le rovine Maya di Tulum: molto affascinanti data, soprattutto, la loro posizione a picco sul mare e la possibilità di riconoscervi facilmente un impianto urbanistico, dando l’impressione di passeggiare per una cittadina ancora viva. ATTENZIONE, sulla guida non sono riportati giorni di chiusura ma in realtà questi ci sono eccome! Quindi, per evitare sorprese, controllate su internet o ancora meglio andate a dare un’occhiata di persona una volta sul posto. Raccomandiamo ancora la visita di buon mattino,per evitare la massa e soprattutto in questo caso per non cuocersi dal momento che non c’è un filo di ombra ad offrire sollievo.

Templi Maya di Tulum visti dal mare - Messico, mare e maya.
I templi Maya di Tulum visti dal mare

La barriera corallina di Tulum: distante poche centinaia di metri e non mozzafiato come altre ma comunque assolutamente meritevole di essere vista. Da lì, inoltre, avrete una visuale sulle rovine Maya di Tulum davvero meravigliosa ed esclusiva.

Giorno 12/13/14 – dal 04/01 al 06/01 Tulum – Mahahual – rientro in Italia

Pernottamento: Posada Pachamama

Dopo Tulum avevamo pensato di visitare Calakmul, ma lo stato delle strade che avevamo assaggiato nell’attraversare lo Yucatan e, soprattutto, il tempo effettivo che si necessita per percorrere le distanze, ci ha fatto desistere. Quindi optiamo per Mahahual.

Mahahual ci ha un po’ deluso, ma siamo anche stati sfortunati con il tempo. I colori della laguna Bacalar che abbiamo visto di passaggio non potevano esprimersi con il cielo coperto. Il vento forte unito al mare alto ci hanno impedito di fare l’escursione al Banco Chinchorro (famoso per lo snorkeling fra i relitti) che era stato il motivo principale della nostra scelta di dirigerci in quella zona.

La spiaggia di Mahahual è piccolina, ma il mare ha colori meravigliosi ed il fondale rimane bassissimo per un centinaio di metri. La cittadina è piccola e si vede che il turismo è appena arrivato, il che la rende piacevole ma (sarà che ci eravamo innamorati di Tulum) non ci sentiamo di raccomandare una sosta qui, anche perché è molto molto isolata e lontana da qualsiasi altra destinazione. La sera, però, si ha la spiaggia tutta per sé, non ci sono quasi locali, ed i pochi ristoranti chiudono presto, tipo alle nove! 

Non potendo andare a Banco Chinchorro ed annoiandoci di Mahahual, abbiamo avuto la folle idea di sconfinare in Belize e fare un giretto di là. Esclundendo l’incontro con i tanto pittoreschi quanto inquietanti, Hamish e Mennoniti, non è assolutamente una cosa da fare. Il Belize che ci si presenta giusto oltre il confine è quanto di più desolato e deprimente ci si possa immaginare! Va beh, abbiamo messo un timbro in più sul passaporto 😛 .

TIPS

1) Il Messico è più caro di quanto ce lo aspettassimo, quindi a meno che non dormiate in ostello (cosa che noi avevamo deciso di escludere) e se vi spostate e affittate mezzi mettete in conto almeno un 1200-1300 euro a testa, oltre al volo, per due settimane;

2) Per gli acquisti, le escursioni e gli affitti di motorini o bici bisogna trattare, sparano alto ma scendono in fretta, se poi fate finta di andarvene, tendenzialmente, vi richiamano abbassando ulteriormente;

3) Se affittate l’auto ricordatevi il navigatore;

4) Evitate l’autostrada o meglio nota come autopista “de cuota”, prendete l’autovia che è altrettanto veloce ma non è a pagamento. Quella de cuota è carissima e frequentata solo da turisti o mezzi dell’esercito che la non la pagano; noi l’abbiamo presa  solo da Cancun a Chitchén Itzà… per errore!

5) se potete organizzate da soli le escursioni. Per la gita da Tulum ad Akumal arrivano a chiederti 100 euro a persona (trattabili ovviamente) ma qualsiasi cifra non ha senso dal momento che Akumal è a 23 km da Tulum, quindi facilmente raggiungibile in motorino (il cui noleggio non arriva a quelle cifre) e che l’entrata alla spiaggia dove si nuota con le tartarughe è completamente gratuita. Pagare non ha alcun senso davvero. Stessa cosa per le rovine Maya di Cobà. La si raggiunge o con un mezzo a noleggio (da tulum meglio auto) o con l’autobus (occhio agli orari del ritorno) e non ha senso pagare altro. Le guide si trovano all’entrata e si può anche trattare lì o creare un gruppo sul momento. 

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